Le norme sui gas di scarico diventano sempre più severe. L’importanza del tema «emissioni» acquista di conseguenza sempre più importanza a livello politico e sociale. In questo contesto, è fondamentale dunque controllare i gas di scarico e, così facendo, sensibilizzare gli automobilisti rispetto alle questioni ambientali.
Ai fini del monitoraggio delle emissioni di gas di scarico vengono impiegati i seguenti tre strumenti:
- Monitoraggio continuo della gestione elettronica del motore e dei gas di scarico durante la marcia tramite diagnostica di bordo (OBD)
- Misurazione delle emissioni di gas di scarico nel quadro del CVM o in occasione di controlli della polizia
- Regolare manutenzione del sistema antinquinamento sui veicoli privi di un sistema diagnostico di bordo riconosciuto (OBD)
Dove e quando viene misurata la quantità di particelle?
Dal 1º gennaio 2023 viene misurato il numero di particelle emesse dai veicoli stradali dotati di motore diesel e filtro antiparticolato prescritto immatricolati in Svizzera. Questa verifica si svolge presso gli organi di controllo ufficiali nel quadro del CVM, oppure a cura della polizia in occasione di controlli mobili. I filtri antiparticolato sono impiegati soprattutto su automobili e furgoni a partire dalla classe Euro 5b (ossia dal 2013 circa), così come su autocarri e autobus a partire dalla classe Euro VI (ossia dal 2014 circa).
Come viene misurato il numero di particelle di diesel?
La quantità di particelle viene misurata tramite una sonda posizionata all’estremità del tubo di scarico. Per automobili e furgoni, la misurazione avviene a un regime di 2000 giri al minuto. Per tutti gli altri veicoli stradali, la misurazione viene effettuata al regime di massima potenza a vuoto (regime massimo consentito del regolatore). Al fine di eseguire la misurazione, il motore deve essere a temperatura d’esercizio.
Il numero massimo consentito di particelle è pari a 250 000 al centimetro cubo. Se la misurazione avviene al regime del minimo a vuoto, il valore limite ammonta a 100 000 particelle/cm3.
In caso di filtro antiparticolato guasto o mancante, il numero di particelle è pari a svariati milioni per centimetro cubo.
Quando è obbligatoria una manutenzione del sistema antinquinamento presso un garagista?
Il 1° gennaio 2013 è venuto meno l’obbligo della manutenzione del sistema antinquinamento sui nuovi veicoli dotati di sistema diagnostico di bordo (OBD). La decisione è stata motivata con la maggiore affidabilità dei veicoli moderni e della diagnosi OBD di cui sono dotati. A integrazione della diagnostica di bordo, nell’ambito dei controlli periodici dei veicoli a motore (CVM) gli organi di controllo ufficiali eseguono misurazioni delle emissioni di gas di scarico. Inoltre, la polizia dispone di strumenti di misurazione mobili.
Le norme in merito alla manutenzione del sistema antinquinamento valgono anche nel Liechtenstein?
Dal 1º febbraio 2013, nel Liechtenstein vale lo stesso regolamento concernente la manutenzione del sistema antinquinamento in vigore in Svizzera.
Nessun obbligo di controllo dei gas di scarico per i seguenti veicoli
Fondamentalmente, la manutenzione del sistema antinquinamento non è obbligatoria per i seguenti veicoli a motore:
- veicoli con motore ad accensione comandata e aventi una velocità massima per la loro costruzione inferiore ai 50 km/h, così come veicoli a motore pesanti con motore ad accensione comandata;
- carri di lavoro agricoli;
- veicoli a motore con prima immatricolazione antecedente il 1º gennaio 1976;
- veicoli di proprietà di persone che godono di privilegi diplomatici o consolari.
Per i seguenti veicoli a motore, dal 1º gennaio 2013 la valutazione sull’obbligo del controllo dei gas di scarico avviene sulla base delle informazioni contenute nella licenza di circolazione:
Veicoli leggeri e veicoli utilitari leggeri con peso totale sino a 3,5 tonnellate e motore a benzina o a gas:
nessuna manutenzione obbligatoria del sistema antinquinamento se i veicoli rispondono almeno alla norma sui gas di scarico Euro 3. La valutazione esatta avviene sulla base del codice emissioni indicato nella licenza di circolazione nel campo 72. Per i codici B03, B04, B5a, B5b, B6a, B6b, B6c, A04, A05 o A07 non è necessaria alcuna manutenzione del sistema antinquinamento.
Veicoli leggeri e veicoli utilitari leggeri con peso totale sino a 3,5 tonnellate e motore diesel:
nessuna manutenzione obbligatoria del sistema antinquinamento se i veicoli rispondono almeno alla norma sui gas di scarico Euro 4. La valutazione esatta avviene sulla base del codice emissioni indicato nella licenza di circolazione nel campo 72. Per i codici B04, B5a, B5b, B6a, B6b, B6c, B6d, A04, A05 o A07 non è necessaria alcuna manutenzione del sistema antinquinamento.
Veicoli a motore pesanti con peso totale di oltre 3,5 tonnellate e motore diesel:
nessuna manutenzione obbligatoria del sistema antinquinamento se i veicoli rispondono almeno alla norma sui gas di scarico Euro IV e se sono stati immatricolati per la prima volta dopo il 30 settembre 2006. La valutazione esatta avviene sulla base del codice emissioni indicato nella licenza di circolazione nel campo 72. Per i codici E04, E05, E06, A13, A14, A15, A16, A17, A18, A19, A26 oppure da A28 a A37 e in caso di prima immatricolazione dopo il 30 settembre 2006 non è necessaria una manutenzione del sistema antinquinamento.
Nota: la sola presenza di un sistema OBD non significa che il veicolo sia automaticamente esentato dall’obbligo del controllo periodico dei gas di scarico. Determinanti sono le condizioni specificate sopra.
Cosa è cambiato per i proprietari di veicoli con l’abolizione dell’obbligo generale di controllo periodico dei gas di scarico
Se un veicolo soddisfa le condizioni specificate sopra, non è più assoggettato alla manutenzione obbligatoria del sistema antinquinamento. La verifica del corretto funzionamento di quest’ultimo spetta in tal caso al sistema diagnostico di bordo (OBD) che dovrebbe segnalare la presenza di un guasto tramite l’accensione della spia OBD gialla nel cruscotto. In futuro, i proprietari di un veicolo di questo tipo dovranno intervenire solo quando si illumina questa spia e quindi non dovranno più recarsi periodicamente in officina per un controllo del sistema antinquinamento. Il proprietario del veicolo deve garantire l’eliminazione del difetto entro un mese dall’accensione di questa spia.
I veicoli esonerati dal controllo dei gas di scarico dal 1º gennaio 2013 non hanno più bisogno del documento di manutenzione del sistema antinquinamento. Questa regola vale sia per i veicoli nuovi, sia retroattivamente per quelli già in circolazione che non sono più soggetti all’obbligo di controllo.
Cosa ne sarà del documento di manutenzione del sistema antinquinamento?
Proprio per fare in modo che i veicoli meno recenti e quelli con un chilometraggio elevato continuino a viaggiare in modo sicuro ed ecologico, si consiglia di prestare particolare attenzione ai componenti del sistema antinquinamento nel quadro della manutenzione ordinaria. Ciò permetterà, tra l’altro, di consumare meno carburante e di evitare la riparazione di costosi danni indiretti.
I documenti di manutenzione del sistema antinquinamento possono essere ordinati da auto-svizzera.
Importanza della manutenzione del sistema antinquinamento
Quando alla metà degli anni ’80 fu introdotta la manutenzione del sistema antinquinamento, la legge sulla protezione dell’aria metteva in primo piano le emissioni locali dei veicoli. La legge fu emanata per garantire che le norme sulle emissioni valide al momento della prima immatricolazione venissero rispettate per tutto il ciclo di vita di un veicolo. Oggi il tema delle emissioni locali è più attuale che mai, soprattutto in relazione ai motori diesel e a quelli a benzina con iniezione diretta che, per depurare i gas di scarico, dispongono di sistemi sempre più complessi. Argomenti come efficienza energetica, emissioni di CO2, consumo di carburante, motori e carburanti alternativi nonché tutela dell’ambiente sono presenti sempre più spesso sui media.
Know-how per la manutenzione del sistema antinquinamento
Parte integrante della manutenzione del sistema antinquinamento è un accurato controllo visivo e funzionale dei componenti interessati. Il garagista dimostra inoltre la propria competenza tecnica al cliente dando un’occhiata anche ad altri componenti importanti per la sicurezza e l’ambiente. Per la maggior parte dei veicoli dotati di OBD (veicoli leggeri a benzina dal 2000 circa, diesel dal 2003 circa), alla fine del 2012 è stata abolita la misurazione obbligatoria delle emissioni di scarico. Al suo posto è sufficiente controllare se in memoria sono presenti guasti che riguardano i gas di scarico ed effettuare un controllo visivo dei componenti interessati.
Per i veicoli importati in Svizzera continua a essere obbligatoria la manutenzione del sistema antinquinamento?
Le auto nuove importate direttamente sono soggette alle norme sui gas di scarico in vigore, che prevedono anche un sistema OBD. Di conseguenza, dal 1º gennaio 2013 decade per questi veicoli anche la necessaria manutenzione obbligatoria del sistema antinquinamento prima dell’immatricolazione da parte dell’ufficio della circolazione.
Per i veicoli d’occasione importati si applicano le stesse condizioni vigenti per i veicoli già immatricolati in Svizzera. Ad esempio, i veicoli leggeri con motore a benzina che risponde alla norma sulle emissioni Euro 3 (codice svizzero nella licenza di circolazione: B03) non sono più obbligati a superare la manutenzione del sistema antinquinamento per ottenere l’immatricolazione in Svizzera. Le informazioni relative alla norma sulle emissioni di un veicolo importato si trovano nella vecchia licenza di circolazione, nel CoC o nella vignetta EPA per i veicoli provenienti dagli USA.
Strumenti di misurazione dei gas di scarico: manutenzione e verificazione successiva
Gli strumenti che misurano la composizione dei gas di scarico vengono impiegati da un lato per la manutenzione del sistema antinquinamento dei veicoli sprovvisti di un sistema diagnostico di bordo (OBD). Si distinguono strumenti per misurare le frazioni di gas di scarico e strumenti per misurare il fumo diesel. In commercio sono disponibili anche strumenti combinati che possono essere utilizzati per veicoli a benzina, a gas e diesel. Dall’altro lato, per la misurazione delle particelle molto sottili vengono impiegati strumenti di misurazione in grado di rilevare la quantità di particelle di fuliggine. Ciò consente di formulare valutazioni affidabili sullo stato del filtro antiparticolato. A livello tecnico, per la misurazione del numero di particelle si distinguono due principi: CPC (Condensation Particulate Counting) e DC (Diffusion Charging). Nel metodo CPC le particelle vengono circondate da un liquido vettore a base alcolica e diventano in questo modo visibili e quantificabili per lo strumento di misurazione. Con il metodo DC le particelle vengono invece caricate elettricamente e possono essere contate in maniera indiretta sulla base dell’entità della corrente di scarica.
Una panoramica sugli strumenti di misurazione delle particelle e dei componenti dei gas di scarico dei motori che sono omologati in Svizzera è disponibile sul sito web del METAS.
Per le misurazioni ufficiali dei gas di scarico è necessario utilizzare uno strumento in regola con la verificazione successiva. La responsabilità per la verificazione successiva compete ai verificatori dei pesi e delle misure (cfr. www.vse-asvpm.ch).
Con quale frequenza devono essere sottoposti a verificazione successiva e a manutenzione gli strumenti di misurazione dei gas di scarico?
Per il mantenimento della stabilità di misurazione occorre fare una distinzione tra verificazione successiva, manutenzione e regolazione. L’ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione dei gas di scarico dei motori a combustione (OSGS; RS 941.242) contiene le relative disposizioni e scadenze.
La verificazione successiva è obbligatoria per legge e deve essere effettuata una volta all’anno.
Fino alla fine del 2014, per gli strumenti costruiti sino al 1993 compreso era prevista, oltre alla verificazione successiva, anche una manutenzione e regolazione annuale da parte di una ditta specializzata esterna. Dal 1º gennaio 2015, questo obbligo di legge è stato abolito anche per gli strumenti meno recenti. Ciò significa che gli stessi proprietari sono responsabili per la manutenzione degli strumenti di misurazione. Essi potranno quindi scegliere a loro discrezione se garantire le istruzioni del fabbricante e quindi la stabilità di misurazione dello strumento utilizzando il proprio personale oppure affidando questi lavori a una ditta di manutenzione esterna.
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