Produzione automobilistica
Cifra della settimana
13 maggio 2022 upsa-agvs.ch – Le cifre danno la misura dei fatti. Ogni settimana diamo uno sguardo a una cifra. Questa volta si tratta degli impianti di assemblaggio e produzione di automobili in Europa.
pd/jas. Berna, Martini, Monteverdi o anche Sauerer e Sauber: tutti nomi altisonanti del mondo dell’auto e soprattutto tutti marchi svizzeri! Infatti, ciò che oggi molti non sanno, è che fino alla Prima Guerra Mondiale la Svizzera era un Paese importante per lo sviluppo e la produzione di auto. Tra il 1897 e il 1906, ad esempio, sul territorio elvetico furono fondate ben 19 fabbriche di autovetture. La maggior parte di queste manifatture e stabilimenti di produzione semi-industriali, però, non sopravvisse a lungo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale prosperò soprattutto l’indotto automobilistico, tuttavia la Svizzera rimase un’importante sede di montaggio di veicoli ad Arbon TG e a Bienne BE. Nel 1975 venne prodotta nel Seeland bernese l’ultima Opel di produzione svizzera.
Anche se da allora la Svizzera non produce più auto, in Europa il numero degli impianti di assemblaggio e produzione di automobili è di nuovo in crescita. L’esempio più recente è l’impianto di produzione Tesla a Berlino-Brandeburgo (D), chiamato Gigafactory, risultato di una grande operazione di marketing. Complessivamente 301 fabbriche automobilistiche nel continente europeo producono autovetture, veicoli commerciali leggeri o pesanti, autobus, motori e batterie. In 134 stabilimenti le autovetture vengono prodotte dalla catena di montaggio, 41 costruiscono veicoli commerciali/furgoni leggeri, 52 veicoli commerciali pesanti/autocarri, 66 producono autobus, 72 motori e 18 batterie.
Ora l’ACEA, l’Associazione europea dei costruttori di automobili, che riunisce i 16 principali costruttori di autovetture, autocarri, furgoni e autobus in Europa, ha persino realizzato una mappa interattiva che contiene gli stabilimenti di produzione di motori della maggior parte dei membri dell’ACEA, ma non contempla le fabbriche di gruppi di trasmissione, carrozzerie e altri componenti di veicoli.
Fonte: www.acea.auto
pd/jas. Berna, Martini, Monteverdi o anche Sauerer e Sauber: tutti nomi altisonanti del mondo dell’auto e soprattutto tutti marchi svizzeri! Infatti, ciò che oggi molti non sanno, è che fino alla Prima Guerra Mondiale la Svizzera era un Paese importante per lo sviluppo e la produzione di auto. Tra il 1897 e il 1906, ad esempio, sul territorio elvetico furono fondate ben 19 fabbriche di autovetture. La maggior parte di queste manifatture e stabilimenti di produzione semi-industriali, però, non sopravvisse a lungo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale prosperò soprattutto l’indotto automobilistico, tuttavia la Svizzera rimase un’importante sede di montaggio di veicoli ad Arbon TG e a Bienne BE. Nel 1975 venne prodotta nel Seeland bernese l’ultima Opel di produzione svizzera.
Anche se da allora la Svizzera non produce più auto, in Europa il numero degli impianti di assemblaggio e produzione di automobili è di nuovo in crescita. L’esempio più recente è l’impianto di produzione Tesla a Berlino-Brandeburgo (D), chiamato Gigafactory, risultato di una grande operazione di marketing. Complessivamente 301 fabbriche automobilistiche nel continente europeo producono autovetture, veicoli commerciali leggeri o pesanti, autobus, motori e batterie. In 134 stabilimenti le autovetture vengono prodotte dalla catena di montaggio, 41 costruiscono veicoli commerciali/furgoni leggeri, 52 veicoli commerciali pesanti/autocarri, 66 producono autobus, 72 motori e 18 batterie.
Ora l’ACEA, l’Associazione europea dei costruttori di automobili, che riunisce i 16 principali costruttori di autovetture, autocarri, furgoni e autobus in Europa, ha persino realizzato una mappa interattiva che contiene gli stabilimenti di produzione di motori della maggior parte dei membri dell’ACEA, ma non contempla le fabbriche di gruppi di trasmissione, carrozzerie e altri componenti di veicoli.
Fonte: www.acea.auto
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