Come mantenere i clienti freschi in auto

Cinque consigli per il climatizzato

Come mantenere i clienti freschi in auto

19. luglio 2023 agvs-upsa.ch – In giornate incandescenti come quelle che stiamo vivendo, il climatizzatore in auto è una vera benedizione. Con una temperatura di 35 °C, infatti, gli automobilisti reagiscono più lentamente come se avessero un tasso alcolico dello 0,5 per mille nel sangue. Eppure il climatizzatore deve essere utilizzato bene per non essere causa di consumi aumentati, raffreddatori o addirittura muffe. Questi sono i consigli che i proprietari di garage possono dare ai loro clienti, in modo che stiano sempre al fresco.

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Clima ideale: nelle giornate più calde il climatizzatore rappresenta anche un fattore di sicurezza. Foto: iStock

Nel nostro Paese per lungo tempo il climatizzatore è stato considerato un lusso fino a quando, negli anni 2000, si è affermato come dotazione di serie. L’America era al fresco da molto prima: correva infatti l’anno 1938 quando due pionieri, prima Nash e poi Studebaker, installarono per la prima volta questo impianto divenuto ormai indispensabile per l’estate. Un clima ideale a bordo è anche una questione di sicurezza: con una temperatura di 35 gradi, infatti, la capacità di reazione risulta rallentata come se si avesse un tasso alcolemico dello 0,5 per mille. Tuttavia, dare per scontato questo impianto di uso quotidiano può portare a una certa trascuratezza. Ecco cinque consigli per continuare a mantenere in buone condizioni il climatizzatore.
 

1. Vietato tenere aperti i finestrini

Per quanto banale, spesso accade che a rovinare il clima all’interno dell’auto sia proprio un finestrino parzialmente aperto. Prima di mettersi alla guida di un auto surriscaldatasi sotto il sole, sarebbe bene aprire tutti i finestrini e mettere alla massima potenza il climatizzatore (pulsante «AC max») per far defluire il calore accumulatosi. A quel punto bisogna riportare il climatizzatore nella più dolce modalità automatica, che però potrà regolare correttamente la temperatura solo se tutti i finestrini restano chiusi. E intendiamo ben chiusi. Del resto, basta anche una seppur minima fessura per confondere i sensori del climatizzatore e far consumare carburante, perdendo tra l’altro in potenza refrigerante.
 

2. Meno freddo per un comfort maggiore 

In linea di principio è bene affidarsi alla modalità Auto dei climatizzatori automatici, perché il sistema in questo modo è in grado di distribuire al meglio l’aria fresca.  È importante leggere il manuale di istruzioni: troverete di sicuro qualche trucco che non conoscevate. Consigliamo di impostare una temperatura di base compresa tra 20 e 22 gradi. Per quanto all’inizio sembri gradevole, a lungo termine è meglio non scendere al di sotto di questa temperatura, altrimenti lo shock termico quando si scende dall’auto sarà peggiore, ma soprattutto vi sarà la probabilità di soffrire di mal di testa e di far sì che i virus scatenino un raffreddore nel corpo che si è eccessivamente rinfrescato.
 

3. Raffreddare i cristalli non serve

Sempre per una questione di benessere, non si dovrebbe mai dirigere il flusso d’aria direttamente verso il corpo. È preferibile che le bocchette dell’aria siano impostate in modo da raggiungere tanto la parte più alta del veicolo quanto quella in basso. Per esempio, si possono impostare le bocchette centrali verso l’alto e quelle esterne verso il basso. Un consiglio: non dirigete mai il flusso d’aria verso i finestrini laterali (p. es. in inverno per scongelare i cristalli) perché altrimenti durante la stagione estiva il vetro vi farà sprecare una buona parte dell’effetto rinfrescante.
 

4. Spegnere ogni tanto l’impianto

Pur presentando numerosi vantaggi, il climatizzatore ha anche uno svantaggio: aumenta il consumo di carburante, in genere fino al dieci percento a seconda del modello. Se non è necessario rinfrescare, è bene dunque spegnere il compressore del freddo premendo l’apposito pulsante («AC off» o dicitura simile). Per contro, però, il climatizzatore va da un lato utilizzato anche in inverno per deumidificare e impedire che i cristalli congelino o si appannino e, dall’altro, assolutamente messo in funzione almeno una volta al mese anche nelle stagioni intermedie per mantenere i componenti meccanici dell’impianto in buono stato.
 

5. Evitare muffe e batteri

I climatizzatori sono componenti tecnici complessi che se lasciati senza manutenzione tendono a sviluppare odore di marcio e far proliferare batteri e funghi (muffa!). Tutto ciò, naturalmente, non è piacevole e men che meno salutare. Per questo motivo, occorre non solo rabboccare di quando in quando il refrigerante, ma anche pulire l’evaporatore. In quell’occasione si deve anche controllare il filtro antipolline. Da parte nostra vi consigliamo il controllo del climatizzatore svolto dai garagisti dell’UPSA, grazie al quale l’impianto resta sano e funzionante più a lungo.
 

Un ulteriore consiglio: sfruttare la modalità Eco delle auto elettriche

Sulle auto elettriche il climatizzatore incide sull’autonomia. Raffreddare richieste corrente, del resto. Visto che il clima è un fattore di sicurezza, tuttavia, non si dovrebbe mai risparmiare a costo di quest’ultima. La buona notizia è che sulle moderne auto elettriche il maggior consumo è comunque contenuto, per cui si può rinfrescare come di consueto ed essere certi di giungere comunque a destinazione. Un consiglio: molte auto elettriche presentano funzioni Eco per quando non serve una potenza refrigerante elevata; inoltre, alcune hanno addirittura una funzione che permette di raffrescare solo la zona del conducente in assenza di altri passeggeri.
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