La Svizzera intende dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030
Di qui al 2030 la Svizzera intende ridurre le emissioni di gas serra del 50 per cento rispetto ai livelli del 1990. Tali riduzioni dovranno essere effettuate per almeno il 30 per cento in Svizzera. Per la restante parte potranno essere realizzate attraverso progetti all’estero. Questi gli obiettivi approvati dal Consiglio federale nel novembre 2014 in sede di definizione del mandato negoziale per la Conferenza di Lima e resi pubblici quest’oggi.
L'obiettivo di riduzione del 50 per cento fissato dalla Svizzera tiene conto sia della sua parte di responsabilità nel riscaldamento climatico, sia del potenziale e del costo delle misure di riduzione adottate a livello nazionale e nel mondo durante il periodo 2020-2030. Essendo responsabile dello 0,1 per cento delle emissioni mondiali di gas serra e possedendo una struttura economica a basso livello di emissioni (6,4 tonnellate pro capite l'anno), durante il periodo 2020-2030 la Svizzera avrà bisogno di ricorrere a misure di riduzione all'estero per abbattere i costi.
Grazie alle misure adottate a livello nazionale, la Svizzera produce oggi meno emissioni di gas serra rispetto al 1990 nonostante il suo prodotto nazionale lordo (PNL) sia aumentato del 36 per cento durante lo stesso periodo. L'obiettivo di riduzione previsto per il primo periodo di adempimento del Protocollo di Kyoto (2008-2012) è stato raggiunto.
Questo impegno è stato ancora rafforzato per il periodo 2013-2020. A livello nazionale un disegno di revisione della legge sul CO2 sarà sottoposto a consultazione nella seconda metà del 2016. La legge sul CO2 prescrive che entro il 2020 le emissioni di gas serra devono essere ridotte del 20 per cento adottando provvedimenti sul territorio nazionale. La tassa sul CO2 applicata ai combustibili, la riduzione delle emissioni di CO2 delle automobili nuove, l'obbligo per gli importatori di carburanti di compensare una parte del CO2 prodotto dai trasporti o ancora il Programma Edifici sono gli strumenti impiegati per raggiungere tale obiettivo.
Gli stessi paesi dell'UE hanno concordato al vertice sul clima in ottobre a una riduzione del 40 per cento entro il 2030.
L'obiettivo di riduzione del 50 per cento fissato dalla Svizzera tiene conto sia della sua parte di responsabilità nel riscaldamento climatico, sia del potenziale e del costo delle misure di riduzione adottate a livello nazionale e nel mondo durante il periodo 2020-2030. Essendo responsabile dello 0,1 per cento delle emissioni mondiali di gas serra e possedendo una struttura economica a basso livello di emissioni (6,4 tonnellate pro capite l'anno), durante il periodo 2020-2030 la Svizzera avrà bisogno di ricorrere a misure di riduzione all'estero per abbattere i costi.
Grazie alle misure adottate a livello nazionale, la Svizzera produce oggi meno emissioni di gas serra rispetto al 1990 nonostante il suo prodotto nazionale lordo (PNL) sia aumentato del 36 per cento durante lo stesso periodo. L'obiettivo di riduzione previsto per il primo periodo di adempimento del Protocollo di Kyoto (2008-2012) è stato raggiunto.
Questo impegno è stato ancora rafforzato per il periodo 2013-2020. A livello nazionale un disegno di revisione della legge sul CO2 sarà sottoposto a consultazione nella seconda metà del 2016. La legge sul CO2 prescrive che entro il 2020 le emissioni di gas serra devono essere ridotte del 20 per cento adottando provvedimenti sul territorio nazionale. La tassa sul CO2 applicata ai combustibili, la riduzione delle emissioni di CO2 delle automobili nuove, l'obbligo per gli importatori di carburanti di compensare una parte del CO2 prodotto dai trasporti o ancora il Programma Edifici sono gli strumenti impiegati per raggiungere tale obiettivo.
Gli stessi paesi dell'UE hanno concordato al vertice sul clima in ottobre a una riduzione del 40 per cento entro il 2030.