Nuovi canali di distribuzione
Modello di agenzia? Solo se conviene!
1 aprile agvs-upsa.ch – Il garagista indipendente diventerà in un futuro prossimo agente di marchio? L’associazione mantello europea Cecra ha discusso delle possibili ripercussioni del modello di agenzia sul ramo dell’auto. L’UPSA ha partecipato alla videoconferenza.
sco. Molti costruttori cercano un filo diretto con l’acquirente di automobili. È in tale spirito che costruttori come il Gruppo Volkswagen o Mercedes stanno convertendo le loro reti di concessionari in agenzie in vari Paesi. Il concessionario diventa così un semplice intermediario tra l’automobilista e il costruttore.
VW porterà i suoi modelli elettrici ID.3 e ID.4 alla gente in Germania basandosi sul nuovo modello di distribuzione. Anche il marchio sportivo Cupra di Seat sta ponderando attentamente l’adozione di un modello di agenzia. «Sono assolutamente convinto che questa sia la strada giusta per il cliente, per il commercio e per noi», afferma il capo marca Wayne Griffiths. «Per noi è importante gestire in modo efficiente il canale di distribuzione e costruire e mantenere il rapporto tra cliente e marchio. Ciò è possibile soltanto tramite un modello di agenzia.»
In base a questo modello, i garagisti si occupano dell’acquisizione, della consulenza, dei giri di prova, della gestione amministrativa e della consegna del veicolo. In cambio, ricevono dal costruttore una commissione e un bonus. Il partner contrattuale dell’acquirente dell’auto, responsabile della fatturazione e della gestione del pagamento, non è più il garagista ma il costruttore. VW fissa i prezzi dei veicoli elettrici ID.3 e ID.4, si fa carico del finanziamento e si assume il rischio del rendimento e del valore residuo. I concessionari non dovranno più nemmeno prefinanziare i veicoli; VW si occuperà di questo, così come dei costi di magazzino e dei veicoli da esposizione.
In questo modo, il garagista da imprenditore indipendente diventerà puro agente commerciale in un futuro non troppo lontano? Anche in Svizzera ci sono alcuni costruttori che per vendere non ricorrono al garagista: Tesla, per esempio, vende i suoi veicoli soltanto online, così come il costruttore elettrico Polestar, che per ora sta progettando in Svizzera solo due showroom. Il servizio e la manutenzione sono assicurati da circa 70 rappresentanti Volvo in tutta la Svizzera, i cosiddetti Polestar Service Point.
Markus Aegerter, responsabile UPSA per la rappresentanza di categoria, e Olivia Solari, avvocato, si stanno occupando della questione. Hanno partecipato alla riunione dell’associazione mantello europea dei veicoli a motore Cecra e hanno presentato la situazione in Svizzera. Markus Aegerter si aspetta «un considerevole fabbisogno di discussione» tra le associazioni di concessionari e i costruttori per trovare una risposta alla domanda se un vero modello di agenzia sia davvero la strada giusta per i nostri garagisti. Olivia Solari ha inoltre messo in evidenza gli ostacoli legali: «Resta da esaminare se il modello di agenzia proveniente dall’UE può essere implementato nel diritto svizzero.»
Markus Aegerter ha chiarito le condizioni in cui l’UPSA e i suoi soci potrebbero essere conquistati da un tale modello: «Per l’UPSA è fondamentale che, a partire da un modello di agenzia, i concessionari siano adeguatamente compensati per tutte le loro spese e non debbano sostenere alcun prefinanziamento dei veicoli. Anche i costi di magazzino e dei veicoli da esposizione non dovrebbero più ricadere sui concessionari. E un vero modello di agenzia dovrebbe essere svincolato dalle unità.»
Per i costruttori il messaggio è quindi chiaro: i garagisti svizzeri sono aperti a nuovi modelli di distribuzione e indennità, ma solo se il calcolo è favorevole per loro a fine giornata.
Per saperne di più sul modello di agenzia, sui vantaggi e svantaggi per garagisti e costruttori, leggete l’edizione di maggio della rivista specializzata AUTOINSIDE.
sco. Molti costruttori cercano un filo diretto con l’acquirente di automobili. È in tale spirito che costruttori come il Gruppo Volkswagen o Mercedes stanno convertendo le loro reti di concessionari in agenzie in vari Paesi. Il concessionario diventa così un semplice intermediario tra l’automobilista e il costruttore.
VW porterà i suoi modelli elettrici ID.3 e ID.4 alla gente in Germania basandosi sul nuovo modello di distribuzione. Anche il marchio sportivo Cupra di Seat sta ponderando attentamente l’adozione di un modello di agenzia. «Sono assolutamente convinto che questa sia la strada giusta per il cliente, per il commercio e per noi», afferma il capo marca Wayne Griffiths. «Per noi è importante gestire in modo efficiente il canale di distribuzione e costruire e mantenere il rapporto tra cliente e marchio. Ciò è possibile soltanto tramite un modello di agenzia.»
In base a questo modello, i garagisti si occupano dell’acquisizione, della consulenza, dei giri di prova, della gestione amministrativa e della consegna del veicolo. In cambio, ricevono dal costruttore una commissione e un bonus. Il partner contrattuale dell’acquirente dell’auto, responsabile della fatturazione e della gestione del pagamento, non è più il garagista ma il costruttore. VW fissa i prezzi dei veicoli elettrici ID.3 e ID.4, si fa carico del finanziamento e si assume il rischio del rendimento e del valore residuo. I concessionari non dovranno più nemmeno prefinanziare i veicoli; VW si occuperà di questo, così come dei costi di magazzino e dei veicoli da esposizione.
In questo modo, il garagista da imprenditore indipendente diventerà puro agente commerciale in un futuro non troppo lontano? Anche in Svizzera ci sono alcuni costruttori che per vendere non ricorrono al garagista: Tesla, per esempio, vende i suoi veicoli soltanto online, così come il costruttore elettrico Polestar, che per ora sta progettando in Svizzera solo due showroom. Il servizio e la manutenzione sono assicurati da circa 70 rappresentanti Volvo in tutta la Svizzera, i cosiddetti Polestar Service Point.
Markus Aegerter, responsabile UPSA per la rappresentanza di categoria, e Olivia Solari, avvocato, si stanno occupando della questione. Hanno partecipato alla riunione dell’associazione mantello europea dei veicoli a motore Cecra e hanno presentato la situazione in Svizzera. Markus Aegerter si aspetta «un considerevole fabbisogno di discussione» tra le associazioni di concessionari e i costruttori per trovare una risposta alla domanda se un vero modello di agenzia sia davvero la strada giusta per i nostri garagisti. Olivia Solari ha inoltre messo in evidenza gli ostacoli legali: «Resta da esaminare se il modello di agenzia proveniente dall’UE può essere implementato nel diritto svizzero.»
Markus Aegerter ha chiarito le condizioni in cui l’UPSA e i suoi soci potrebbero essere conquistati da un tale modello: «Per l’UPSA è fondamentale che, a partire da un modello di agenzia, i concessionari siano adeguatamente compensati per tutte le loro spese e non debbano sostenere alcun prefinanziamento dei veicoli. Anche i costi di magazzino e dei veicoli da esposizione non dovrebbero più ricadere sui concessionari. E un vero modello di agenzia dovrebbe essere svincolato dalle unità.»
Per i costruttori il messaggio è quindi chiaro: i garagisti svizzeri sono aperti a nuovi modelli di distribuzione e indennità, ma solo se il calcolo è favorevole per loro a fine giornata.
Per saperne di più sul modello di agenzia, sui vantaggi e svantaggi per garagisti e costruttori, leggete l’edizione di maggio della rivista specializzata AUTOINSIDE.
Sarebbe pronto/a a fare da agenzia per un costruttore/importatore?
Sì, lo farei subito, a patto che le condizioni siano eque.
46%
Sì, tanto è uno sviluppo ineluttabile.
32%
Assolutamente no.
22%
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Commenti