In balia della crisi dei semiconduttori

Previsioni congiunturali

In balia della crisi dei semiconduttori

8 novembre 2021 agvs-upsa.ch – La penuria mondiale di semiconduttori rallenta la ripresa del segmento svizzero delle auto nuove. Per l’anno 2021, BAK Economics prevede circa 235’000 nuove immatricolazioni, pari a un calo del 0,7 percento rispetto al livello del 2020, già basso e influenzato dalla scoppio della pandemia, e del 24,5 percento rispetto al livello pre-crisi del 2019. Dal momento che le difficoltà di consegna si protrarranno probabilmente fino alla metà del prossimo anno, nel 2022 si prevede solo un leggero aumento di nuove immatricolazioni, pari a 261’000 unità. Anche se continua a rivelarsi un’importante colonna del settore dell’auto, pure il segmento dell’usato deve progressivamente fare i conti con un’offerta che si sta assottigliando sempre di più.

Le conseguenze della pandemia di COVID-19 si ripercuotono sulle nuove immatricolazioni anche nell’anno 2021 in corso. Mentre nei primi mesi di gennaio e febbraio sono state le restrizioni ancora in vigore per contenere la pandemia ad avere un impatto negativo sull’immatricolazione di veicoli nuovi, dal mese di luglio la causa sono stati i problemi di fornitura nel campo dei semiconduttori, che limitano la produzione di auto e mantengono l’offerta sensibilmente al di sotto della domanda. Fino al mese di settembre 2021 sono state registrate complessivamente 180’000 nuove immatricolazioni.



Dal momento che la tendenza iniziata a luglio proseguirà fino alla fine dell’anno, nel 2021 BAK Economics prevede un totale di 235’000 nuove immatricolazioni, pari a un calo di 0,7 punti percentuali rispetto al livello già basso dell’anno precedente. Rispetto al livello pre-crisi del 2019, le nuove immatricolazioni sono inferiori del 24,5 percento.

Solo leggero allentamento nel 2022
La crisi dei semiconduttori caratterizzerà in modo decisivo anche l’anno prossimo. Un netto allentamento delle difficoltà di consegna è previsto solo alla metà del 2022 quando, grazie all’ultimazione delle prime fabbriche supplementari di semiconduttore e chip, si otterrà un aumento delle capacità produttive. Fino ad allora le immatricolazioni rimarranno nettamente al di sotto della media del livello pre-crisi del 2019. A causa dei tempi di consegna più lunghi, una parte di acquirenti potenzialmente interessati dovrebbe inoltre passare dal segmento delle auto nuove a quello dell’usato, cosa che causerà un calo dei potenziali effetti di recupero.

Per l’anno 2022 BAK Economics prevede complessivamente una crescita delle nuove immatricolazioni dell’11,0 percento, pari a 261’000 unità. Per fare un confronto, dal 2010 al 2019 sono stati mediamente immatricolati oltre 300’000 veicoli all’anno.

Domanda alta e offerta bassa nel segmento dell’usato
Anche il mercato dell’usato subisce le conseguenze causate dalla pandemia e nei mesi di gennaio e febbraio del 2021 ha dovuto registrare un netto calo del passaggi di proprietà. Il crollo è stato tuttavia nettamente meno rovinoso rispetto a quello del segmento delle auto nuove e la ripresa è stata molto più veloce. Fino a settembre 2021, il numero dei cambi di proprietà si è assestato addirittura a un più 0,3 percento rispetto al livello pre-crisi del 2019. In seguito alle sfide che deve affrontare il segmento delle auto nuove, la dinamica del mercato delle occasioni è caratterizzata da un’alta domanda e da una bassa offerta, così come da un forte aumento dei prezzi: una conseguenza risultante dai primi due fattori.

Per i restanti mesi del 2021, BAK Economics prevede un’evoluzione simile a quella registrata sino a oggi. I passaggi di proprietà dovrebbero aggirarsi complessivamente intorno alle 846’000 unità, pari a un aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente e a un calo dello 0,2 percento rispetto al 2019. Nel 2022 le difficoltà sul lato offerta dovrebbero accentuarsi e rispecchiarsi non solo nei prezzi, ma anche in un leggero calo dei passaggi di proprietà. Per il prossimo anno sono quindi previsti complessivamente 836’000 cambi di proprietà, cioè 1,2 punti percentuali in meno.

Le previsioni congiunturali per il settore svizzero dell’automobile trovate qui.
 
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