Nuovo proprietario per Ssangyong?
La famiglia Ssangyong resta unita
1 luglio 2022 agvs-upsa.ch – Un ulteriore consorzio sudcoreano intende acquisire Ssangyong. Le incertezze sulla casa automobilistica sudcoreana in difficoltà finanziaria hanno ripercussioni sull’attività in Svizzera?
Qualche domenica fa, le proprietarie della Siegler Automobile hanno ritirato in Germania due modelli Rexton per evitare tempi di consegna più lunghi. Fonte: Media UPSA
mig. Questa settimana Ssangyong ha annunciato una notizia positiva. Un consorzio, questa volta guidato dal gruppo chimico e siderurgico KG Group, intende acquisire Ssangyong. Il tribunale fallimentare di Seul ha riconosciuto il consorzio KG come candidato finale per la procedura di offerta. Fino a poco tempo fa, il futuro della casa automobilistica sudcoreana era tutt’altro che roseo. Anche un consorzio costituito dal costruttore di camion elettrici Edison, sempre della Corea del Sud, aveva annunciato la volontà di rilevare il costruttore di fuoristrada. Tuttavia, al 25 marzo 2022, non risultavano ancora versamenti da parte di Edison che quindi non ha adempiuto ai suoi obblighi di pagamento. Così l’acquisizione è saltata poco prima dell’assemblea dei creditori e degli azionisti prevista per il 1° aprile 2022.
Quali sono le ripercussioni sui concessionari svizzeri di Ssangyong? «La fedele clientela di Ssangyong non fa domande», spiega ad esempio Marlène Hauri, direttrice di Siegler Automobile. L’azienda UPSA si ritiene ben informata dalla rappresentanza svizzera e non lamenta problemi di fornitura, né di veicoli né di ricambi. «Ssangyong è un animale da lavoro», aggiunge Hauri. «I clienti apprezzano il carico del rimorchio fino a 3,5 tonnellate. Per questo è popolare tra i proprietari di cavalli e roulotte». Ecco perché durante il fine settimana della Festa della mamma a inizio maggio, alla Springkonkurrenz di Brugg AG sono stati presentati, tra gli altri, i modelli Ssangyong Rexton e il nuovo SUV elettrico Korando E-Motion.
Team Siegler Automobile.Fonte: Media UPSA
In realtà il possibile fallimento ha causato una certa irrequietezza tra alcuni rappresentanti svizzeri di Ssangyong che hanno iniziato a spingere sulla propria seconda marca già esistente. L’effetto collaterale positivo per Siegler Automobile è stato che ora i clienti arrivano anche dal Canton Uri. «Grazie alle nostre ampie conoscenze specialistiche e al nostro direttore di officina di lunga data, riusciamo a far fronte a questa situazione», spiega Hauri.
Sempre sulla famiglia Ssangyong aggiunge di averla conosciuta meglio con sua sorella soprattutto nel 2018, quando la Siegler Automobile era uno dei migliori concessionari Ssangyong in Svizzera e le due erano state invitate in Corea del Sud. «A questo viaggio ben organizzato parteciparono anche colleghi tedeschi e belgi. Abbiamo avuto il privilegio di vedere lo stabilimento e conoscere alcuni aspetti della cultura della Corea del Sud».
Il concessionario svizzero di Ssangyong non esprime dunque nessuna preoccupazione per il futuro. Questo anche grazie al dinamico scambio con Ssangyong Schweiz AG, che ha sede a Dietlikon ZH ed è responsabile dell’importazione e della commercializzazione del marchio in Svizzera dal 2004.
Qualche domenica fa, le proprietarie della Siegler Automobile hanno ritirato in Germania due modelli Rexton per evitare tempi di consegna più lunghi. Fonte: Media UPSA
mig. Questa settimana Ssangyong ha annunciato una notizia positiva. Un consorzio, questa volta guidato dal gruppo chimico e siderurgico KG Group, intende acquisire Ssangyong. Il tribunale fallimentare di Seul ha riconosciuto il consorzio KG come candidato finale per la procedura di offerta. Fino a poco tempo fa, il futuro della casa automobilistica sudcoreana era tutt’altro che roseo. Anche un consorzio costituito dal costruttore di camion elettrici Edison, sempre della Corea del Sud, aveva annunciato la volontà di rilevare il costruttore di fuoristrada. Tuttavia, al 25 marzo 2022, non risultavano ancora versamenti da parte di Edison che quindi non ha adempiuto ai suoi obblighi di pagamento. Così l’acquisizione è saltata poco prima dell’assemblea dei creditori e degli azionisti prevista per il 1° aprile 2022.
Quali sono le ripercussioni sui concessionari svizzeri di Ssangyong? «La fedele clientela di Ssangyong non fa domande», spiega ad esempio Marlène Hauri, direttrice di Siegler Automobile. L’azienda UPSA si ritiene ben informata dalla rappresentanza svizzera e non lamenta problemi di fornitura, né di veicoli né di ricambi. «Ssangyong è un animale da lavoro», aggiunge Hauri. «I clienti apprezzano il carico del rimorchio fino a 3,5 tonnellate. Per questo è popolare tra i proprietari di cavalli e roulotte». Ecco perché durante il fine settimana della Festa della mamma a inizio maggio, alla Springkonkurrenz di Brugg AG sono stati presentati, tra gli altri, i modelli Ssangyong Rexton e il nuovo SUV elettrico Korando E-Motion.
Team Siegler Automobile.Fonte: Media UPSA
In realtà il possibile fallimento ha causato una certa irrequietezza tra alcuni rappresentanti svizzeri di Ssangyong che hanno iniziato a spingere sulla propria seconda marca già esistente. L’effetto collaterale positivo per Siegler Automobile è stato che ora i clienti arrivano anche dal Canton Uri. «Grazie alle nostre ampie conoscenze specialistiche e al nostro direttore di officina di lunga data, riusciamo a far fronte a questa situazione», spiega Hauri.
Sempre sulla famiglia Ssangyong aggiunge di averla conosciuta meglio con sua sorella soprattutto nel 2018, quando la Siegler Automobile era uno dei migliori concessionari Ssangyong in Svizzera e le due erano state invitate in Corea del Sud. «A questo viaggio ben organizzato parteciparono anche colleghi tedeschi e belgi. Abbiamo avuto il privilegio di vedere lo stabilimento e conoscere alcuni aspetti della cultura della Corea del Sud».
Il concessionario svizzero di Ssangyong non esprime dunque nessuna preoccupazione per il futuro. Questo anche grazie al dinamico scambio con Ssangyong Schweiz AG, che ha sede a Dietlikon ZH ed è responsabile dell’importazione e della commercializzazione del marchio in Svizzera dal 2004.
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