Sicurezza nelle carrozzerie
Niente T-shirt e pantaloncini in officina!
6 aprile agvs-upsa.ch – Tra acidi di batterie, vernici e solventi, le officine sono un ricettacolo di pericoli per la salute. Daniel Fürst della sede centrale della Soluzione settoriale sicurezza sul lavoro e protezione della salute nel settore delle auto e due ruote (SAD), spiega in un’intervista come evitare rischi e quale valore aggiunto offre l’adesione alla SAD.
Fonte: Mewa
cst, Signor Fürst, a cosa bisogna fare attenzione quando si usano sostanze pericolose?
Daniel Fürst, sede centrale SAD: In virtù di varie basi legali, i datori di lavoro sono tenuti a tutelare i loro dipendenti. Devono quindi adottare tutte le misure che risultano necessarie sulla base dell’esperienza, applicabili secondo lo stato della tecnica e congrue alla situazione dell’azienda. Il datore di lavoro si fa carico di tutta la responsabilità. E deve assicurare anche la protezione ambientale. Le imprese che non hanno le conoscenze specialistiche necessarie a gestire i prodotti pericolosi in sicurezza devono rivolgersi agli esperti Asa. I soci della soluzione settoriale SAD possono rivolgersi a loro tramite la nostra sede centrale. La Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ha peraltro dedicato al tema un opuscolo utile intitolato «Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda».
Quali misure di protezione vanno attuate?
Prima di tutto, si dovrebbero cercare prodotti alternativi che non abbiano effetti nocivi. Se non ce ne sono va chiarita la questione della responsabilità. La legge stabilisce che ogni azienda che utilizza prodotti pericolosi è tenuta a nominare una relativa persona di contatto. Questa persona fa da interlocutore con le autorità e deve sapere dove vengono manipolati i prodotti chimici e da chi. E deve avere tempo da dedicare alla loro gestione.
A cosa devono fare attenzione invece i collaboratori?
Devono sapere come impiegare i dispositivi di protezione individuale (DPI). Purtroppo, non è una cosa scontata. Poi c’è un argomento che si ripropone ciclicamente: l’uso di pantaloncini e T-shirt in officina. Quando le braccia e le gambe non sono coperte manca la protezione di base. Gli schizzi di acido delle batterie e di solventi entrano quindi a contatto diretto con la pelle. È così anche per la polvere prodotta dalla molatura. In casi del genere, vanno indossati i DPI. E bisogna farlo attenendosi alle istruzioni del produttore e alle schede dei dati in materia di sicurezza. Il superiore deve imporne l’uso.
Fonte: Mewa
cst, Signor Fürst, a cosa bisogna fare attenzione quando si usano sostanze pericolose?
Daniel Fürst, sede centrale SAD: In virtù di varie basi legali, i datori di lavoro sono tenuti a tutelare i loro dipendenti. Devono quindi adottare tutte le misure che risultano necessarie sulla base dell’esperienza, applicabili secondo lo stato della tecnica e congrue alla situazione dell’azienda. Il datore di lavoro si fa carico di tutta la responsabilità. E deve assicurare anche la protezione ambientale. Le imprese che non hanno le conoscenze specialistiche necessarie a gestire i prodotti pericolosi in sicurezza devono rivolgersi agli esperti Asa. I soci della soluzione settoriale SAD possono rivolgersi a loro tramite la nostra sede centrale. La Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ha peraltro dedicato al tema un opuscolo utile intitolato «Impiego sicuro di prodotti chimici in azienda».
Quali misure di protezione vanno attuate?
Prima di tutto, si dovrebbero cercare prodotti alternativi che non abbiano effetti nocivi. Se non ce ne sono va chiarita la questione della responsabilità. La legge stabilisce che ogni azienda che utilizza prodotti pericolosi è tenuta a nominare una relativa persona di contatto. Questa persona fa da interlocutore con le autorità e deve sapere dove vengono manipolati i prodotti chimici e da chi. E deve avere tempo da dedicare alla loro gestione.
A cosa devono fare attenzione invece i collaboratori?
Devono sapere come impiegare i dispositivi di protezione individuale (DPI). Purtroppo, non è una cosa scontata. Poi c’è un argomento che si ripropone ciclicamente: l’uso di pantaloncini e T-shirt in officina. Quando le braccia e le gambe non sono coperte manca la protezione di base. Gli schizzi di acido delle batterie e di solventi entrano quindi a contatto diretto con la pelle. È così anche per la polvere prodotta dalla molatura. In casi del genere, vanno indossati i DPI. E bisogna farlo attenendosi alle istruzioni del produttore e alle schede dei dati in materia di sicurezza. Il superiore deve imporne l’uso.
Cosa possono fare i responsabili per evitare eventuali rischi per la salute nelle attività quotidiane?
Devono sapere! I collaboratori hanno il diritto di sapere quali prodotti irritano la pelle o i polmoni e quali danni producono nel tempo. Questo è il primo passo da fare per capire quando proteggersi. Poi bisogna informarsi sui nuovi processi di lavoro e i nuovi metodi, che spesso fanno a meno di sostanze nocive. Quando vengono impiegati prodotti pericolosi i collaboratori devono essere preparati a gestirli correttamente. Non serve scrivere una dissertazione scientifica. Basta stabilire un appuntamento periodico di qualche minuto e spiegare a collaboratori e apprendisti come manipolare i singoli prodotti.
Cosa fa la SAD per sostenere i garagisti e i carrozzieri in questo senso?
La SAD mette a loro disposizione le basi organizzative necessarie. Il tool online Asa-Control consente alle aziende di raccogliere le schede di dati in materia di sicurezza, di gestire i piani di emergenza e curare elenchi. Non stiamo parlando di optional ma di requisiti minimi imposti dalla legge al datore di lavoro. Inoltre, la sede centrale SAD può essere contattata per qualsiasi questione. Mettiamo il caso che un’azienda debba essere ristrutturata e abbia bisogno di informazioni sulla protezione della salute o sul posto di lavoro. Se, ad esempio, vuole sapere quali requisiti minimi deve avere l’aerazione del deposito vernici, può chiederlo a noi.
Qual è il valore aggiunto per le aziende SAD?
Siamo in grado di ridurre notevolmente il lavoro organizzativo a loro carico. Mettiamo a disposizione anche delle check-list per i controlli interni previsti dalla legge. Garantire lo standard richiesto richiede quindi poco lavoro. Inoltre, offriamo diverse formazioni di base e corsi di perfezionamento per le persone di contatto per la sicurezza, le cosiddette PECOSL. Per non parlare poi delle prestazioni di supporto ai soci SAD. La Soluzione settoriale fornisce loro una consulenza competente per l’attuazione della sicurezza sul lavoro e la tutela della salute.
Devono sapere! I collaboratori hanno il diritto di sapere quali prodotti irritano la pelle o i polmoni e quali danni producono nel tempo. Questo è il primo passo da fare per capire quando proteggersi. Poi bisogna informarsi sui nuovi processi di lavoro e i nuovi metodi, che spesso fanno a meno di sostanze nocive. Quando vengono impiegati prodotti pericolosi i collaboratori devono essere preparati a gestirli correttamente. Non serve scrivere una dissertazione scientifica. Basta stabilire un appuntamento periodico di qualche minuto e spiegare a collaboratori e apprendisti come manipolare i singoli prodotti.
Cosa fa la SAD per sostenere i garagisti e i carrozzieri in questo senso?
La SAD mette a loro disposizione le basi organizzative necessarie. Il tool online Asa-Control consente alle aziende di raccogliere le schede di dati in materia di sicurezza, di gestire i piani di emergenza e curare elenchi. Non stiamo parlando di optional ma di requisiti minimi imposti dalla legge al datore di lavoro. Inoltre, la sede centrale SAD può essere contattata per qualsiasi questione. Mettiamo il caso che un’azienda debba essere ristrutturata e abbia bisogno di informazioni sulla protezione della salute o sul posto di lavoro. Se, ad esempio, vuole sapere quali requisiti minimi deve avere l’aerazione del deposito vernici, può chiederlo a noi.
Qual è il valore aggiunto per le aziende SAD?
Siamo in grado di ridurre notevolmente il lavoro organizzativo a loro carico. Mettiamo a disposizione anche delle check-list per i controlli interni previsti dalla legge. Garantire lo standard richiesto richiede quindi poco lavoro. Inoltre, offriamo diverse formazioni di base e corsi di perfezionamento per le persone di contatto per la sicurezza, le cosiddette PECOSL. Per non parlare poi delle prestazioni di supporto ai soci SAD. La Soluzione settoriale fornisce loro una consulenza competente per l’attuazione della sicurezza sul lavoro e la tutela della salute.
Informazioni personali
Daniel Fürst è dal 1° novembre 2020 lo specialista sicurezza sul lavoro e protezione della salute della SAD. Il meccanico diagnostico d’automobile ha lavorato per molti anni al Garage Zbinden & Käser a Büchslen FR prima di passare a BMW (Svizzera) nel 2010. Più recentemente, come Program Manager Technical Training, è stato responsabile del concetto di qualificazione con particolare attenzione alle trazioni alternative. Daniel Fürst è stato anche responsabile dei corsi interaziendali presso la sezione UPSA Friburgo.
Daniel Fürst è dal 1° novembre 2020 lo specialista sicurezza sul lavoro e protezione della salute della SAD. Il meccanico diagnostico d’automobile ha lavorato per molti anni al Garage Zbinden & Käser a Büchslen FR prima di passare a BMW (Svizzera) nel 2010. Più recentemente, come Program Manager Technical Training, è stato responsabile del concetto di qualificazione con particolare attenzione alle trazioni alternative. Daniel Fürst è stato anche responsabile dei corsi interaziendali presso la sezione UPSA Friburgo.
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