Obiettivi di CO2 delle flotte
Cifra della settimana
27 maggio 2022 upsa-agvs.ch – Le cifre danno la misura dei fatti. Ogni settimana diamo uno sguardo a una cifra. Questa volta analizziamo gli obiettivi di CO2 delle flotte.
Fonte: Mercedes
pd/jas. L’International Council on Clean Transportation (ICCT) è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro che da quasi 20 anni fornisce analisi tecniche e scientifiche alle autorità ambientali. Ora l’ICCT ha analizzato gli effetti dei colli di bottiglia mondiali nella catena di approvvigionamento dovuti alla pandemia, ma anche alla guerra di aggressione russa in Ucraina. Da un lato, il mercato europeo dell’auto ha registrato un calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021, con circa 2’300’000 prime immatricolazioni nel primo trimestre del 2022. Mentre singoli pool di costruttori, importanti anche per gli obiettivi di CO2 delle flotte, hanno visto crescere le nuove immatricolazioni, per molti il calo rispetto al 2021 è spesso stato a due cifre.
Tuttavia, se le stime dell’ICCT sono corrette, per il 2022 le case automobilistiche non dovrebbero essere penalizzate solo dal calo delle vendite, ma anche dai valori di CO2 delle flotte. Le difficoltà nelle consegne hanno infatti bloccato anche le vendite di veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in, che si sono attestate intorno ai livelli del 2021 su tutto il territorio europeo. In termini di obiettivi di CO2 delle flotte, l’ICCT calcola quindi 45 grammi di CO2 per il pool formato da Tesla, Honda, Jaguar e Land Rover nel primo trimestre. Ciò significa che attualmente questi costruttori sono 98 grammi al di sotto dell’obiettivo previsto. Al secondo posto troviamo Volvo con 83 grammi di CO2. Il costruttore svedese è quindi ben 49 grammi di CO2 al di sotto dell’obiettivo e non deve preoccuparsi di sanzioni miliardarie in caso di superamento degli obiettivi di emissioni di CO2 delle flotte.
La situazione sembra meno rosea per Ford. Dopo il primo trimestre il costruttore americano si attesta a 122 g di CO2, ovvero 2 grammi in più rispetto alle disposizioni UE. La situazione potrebbe diventare ancora più difficile per il gruppo VW. Stando ai dati ICCT, dopo il primo trimestre ha raggiunto 127 g di CO2, quindi ben 7 grammi al di sopra dell’obiettivo di CO2 delle flotte. Nel corso del resto dell’anno il gruppo VW deve quindi mettere in circolazione il maggior numero possibile di veicoli efficienti in termini di CO2.
Fonte: theicct.org
Fonte: Mercedespd/jas. L’International Council on Clean Transportation (ICCT) è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro che da quasi 20 anni fornisce analisi tecniche e scientifiche alle autorità ambientali. Ora l’ICCT ha analizzato gli effetti dei colli di bottiglia mondiali nella catena di approvvigionamento dovuti alla pandemia, ma anche alla guerra di aggressione russa in Ucraina. Da un lato, il mercato europeo dell’auto ha registrato un calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021, con circa 2’300’000 prime immatricolazioni nel primo trimestre del 2022. Mentre singoli pool di costruttori, importanti anche per gli obiettivi di CO2 delle flotte, hanno visto crescere le nuove immatricolazioni, per molti il calo rispetto al 2021 è spesso stato a due cifre.
Tuttavia, se le stime dell’ICCT sono corrette, per il 2022 le case automobilistiche non dovrebbero essere penalizzate solo dal calo delle vendite, ma anche dai valori di CO2 delle flotte. Le difficoltà nelle consegne hanno infatti bloccato anche le vendite di veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in, che si sono attestate intorno ai livelli del 2021 su tutto il territorio europeo. In termini di obiettivi di CO2 delle flotte, l’ICCT calcola quindi 45 grammi di CO2 per il pool formato da Tesla, Honda, Jaguar e Land Rover nel primo trimestre. Ciò significa che attualmente questi costruttori sono 98 grammi al di sotto dell’obiettivo previsto. Al secondo posto troviamo Volvo con 83 grammi di CO2. Il costruttore svedese è quindi ben 49 grammi di CO2 al di sotto dell’obiettivo e non deve preoccuparsi di sanzioni miliardarie in caso di superamento degli obiettivi di emissioni di CO2 delle flotte.
La situazione sembra meno rosea per Ford. Dopo il primo trimestre il costruttore americano si attesta a 122 g di CO2, ovvero 2 grammi in più rispetto alle disposizioni UE. La situazione potrebbe diventare ancora più difficile per il gruppo VW. Stando ai dati ICCT, dopo il primo trimestre ha raggiunto 127 g di CO2, quindi ben 7 grammi al di sopra dell’obiettivo di CO2 delle flotte. Nel corso del resto dell’anno il gruppo VW deve quindi mettere in circolazione il maggior numero possibile di veicoli efficienti in termini di CO2.
Fonte: theicct.org
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