Festa dell’anniversario SAA
«Un popolo indiviso di fratelli»
1 Giugno 2022 agvs-upsa.ch – Vette, una gita in battello e la visita del praticello del Rütli: la festa del 70° anniversario dello Swiss Automotive Aftermarket (SAA) ha invitato gli ospiti a intraprendere un viaggio simbolico al termine dell’assemblea generale.
Fonte: Media UPSA
Fonte: Media UPSA
kro. Dapprima, l’alpinista estremo svizzero Dani Arnold ha portato i presenti lungo ripide pareti, ad arrampicate su ghiaccio e su una vetta di oltre 8000 metri di altezza. Dalle appassionanti affermazioni dell’alpinista eccezionale, chi lo desiderava ha potuto trarre insegnamenti per la vita professionale. I preparativi per un tour in montagna, proprio come il comportamento durante l’escursione, possono essere facilmente trasferiti ai preparativi di un progetto: in fondo, si tratta di pensare mentalmente a un percorso e poi procedere passo dopo passo in sicurezza – anche se i rischi che Dani Arnold corre sono più immediati rispetto a un progetto «normale».
Il successivo simbolismo attendeva fuori, al pontile: dopo l’aperitivo sulla terrazza sul lago, si è passati al pranzo a bordo – una gita in battello come analogia della scelta della giusta rotta e del suo mantenimento nella vita professionale, anche se ai giorni nostri il tempo può diventare burrascoso, ma non è stato il caso martedì sul lago.
L’ultima tappa del viaggio della giornata è stata il Rütli, dove il presidente del SAA Erhard Luginbühl ha pronunciato un breve discorso che, in armonia con le altre ispirazioni simboliche del programma dell’anniversario, mirava a creare analogie con il giuramento di allora:
«Vogliamo essere un popolo indiviso di fratelli,
uniti nella sventura e nel pericolo.
Vogliamo essere liberi come lo furono gli avi, preferiamo morire che vivere in schiavitù.
Vogliamo confidare nell’altissimo Dio
e non temeremo la potenza degli uomini.»
Alla luce delle sfide attuali, l’unità e l’impavidità di fronte al potere umano sono più che mai richieste, ha dichiarato Erhard Luginbühl. E con ciò si riferiva non solo alla comunità internazionale, ma anche a coloro che si erano riuniti questo pomeriggio per celebrare l’anniversario della loro associazione di categoria.
Il successivo simbolismo attendeva fuori, al pontile: dopo l’aperitivo sulla terrazza sul lago, si è passati al pranzo a bordo – una gita in battello come analogia della scelta della giusta rotta e del suo mantenimento nella vita professionale, anche se ai giorni nostri il tempo può diventare burrascoso, ma non è stato il caso martedì sul lago.
L’ultima tappa del viaggio della giornata è stata il Rütli, dove il presidente del SAA Erhard Luginbühl ha pronunciato un breve discorso che, in armonia con le altre ispirazioni simboliche del programma dell’anniversario, mirava a creare analogie con il giuramento di allora:
«Vogliamo essere un popolo indiviso di fratelli,
uniti nella sventura e nel pericolo.
Vogliamo essere liberi come lo furono gli avi, preferiamo morire che vivere in schiavitù.
Vogliamo confidare nell’altissimo Dio
e non temeremo la potenza degli uomini.»
Alla luce delle sfide attuali, l’unità e l’impavidità di fronte al potere umano sono più che mai richieste, ha dichiarato Erhard Luginbühl. E con ciò si riferiva non solo alla comunità internazionale, ma anche a coloro che si erano riuniti questo pomeriggio per celebrare l’anniversario della loro associazione di categoria.
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